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Via a Campagna “Dona vita, dona sangue”

Nel 2023 è tornato a crescere il numero dei donatori giovani. Per la prima volta da almeno dieci anni, i donatori compresi nella fascia d’età tra i 18 e i 45 anni sono aumentati di circa 7mila unità rispetto all’anno precedente. Un risultato sicuramente positivo che però rientra in una tendenza ultradecennale all’invecchiamento della popolazione dei donatori, tendenza che trova conferma nel confronto con gli anni precedenti. Nel 2023 i donatori tra 18 e 45 anni hanno rappresentato infatti il 50,7% del totale, solo 5 anni prima, nel 2018, tale percentuale era del 55%. Sono i dati illustrati al ministero della Salute dal direttore del Centro Nazionale Sangue, Vincenzo De Angelis, in occasione dell’avvio, della Campagna “Dona vita, dona sangue” promossa dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue e le principali Associazioni e Federazioni di donatori italiane (AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS, FRATRES e DonatoriNati).

A livello generale il 2023 ha segnato una lieve crescita nel numero totale dei donatori di sangue, che sono aumentati di 20mila unità rispetto al 2022. Segno più anche per il numero delle donazioni (+36mila rispetto al 2022), aumento che ha permesso di superare la soglia dei 3 milioni di donazioni in un anno. Si conferma così l’importanza della generosità della popolazione italiana dei donatori che ha garantito anche quest’anno l’autosufficienza del paese in materia di globuli rossi e la possibilità di effettuare circa 2 milioni e 837mila trasfusioni ad una media di 1.748 pazienti al giorno. In netta crescita anche i numeri della raccolta di plasma, che con gli oltre 880mila chili conferiti all’industria farmaceutica per la produzione di plasmaderivati, ha totalizzato il record di raccolta nella storia italiana. Paradossalmente, nonostante l’aumento del 4% registrato nel 2023, l’obiettivo dell’autosufficienza in materia di plasmaderivati resta ancora lontano. A pesare in particolare su questo dato è il fortissimo aumento nella richiesta di questo tipo di farmaci, in particolare delle immunoglobuline. Basti pensare che nonostante il livello record della raccolta, le donazioni dei donatori italiani hanno coperto circa il 62% del fabbisogno di immunoglobuline. Nel 2022, che per la raccolta di plasma è stato un anno nero, la quota di autosufficienza in materia di immunoglobuline era stata del 64%. “L’importanza della campagna ‘Dona vita, dona sangue’ è testimoniata anche dai numeri – ha commentato il direttore De Angelis -. Ci eravamo rivolti a un pubblico più giovane e per la prima volta dopo più di un decennio il numero dei donatori giovani è aumentato rispetto all’anno precedente e si sono registrati anche aumenti considerevoli nella raccolta, specie del plasma. Non bisogna però accontentarsi dei buoni risultati ottenuti, perché per invertire la tendenza all’invecchiamento della popolazione dei donatori e per garantirci l’autosufficienza in materia di plasma c’è ancora tanto da fare. E solo con l’impegno concreto di tutti gli attori in campo, dal Ministero della Salute alla più piccola associazione di donatori, potremo garantire non solo nel presente, ma anche in futuro, le trasfusioni e le terapie a base di farmaci plasmaderivati per tutti i pazienti del nostro Paese”.

Fonte: askanews.it

 

A Pinzolo (TN) all’interno della settimana del benessere

Per rigenerare corpo, mente e spirito si sa che la natura è il personal trainer migliore: il colore verde e l’aria aperta stimolano creatività, concentrazione, rilassamento e ossigenazione. Non solo, informa una nota, il tempo che trascorriamo immersi nella natura, diventa un fattore determinante nel promuovere il nostro benessere psicofisico, con allungamento dell’aspettativa di vita in salute, potenziamento del sistema immunitario, azione antidepressiva e antinfiammatoria, memoria e qualità del sonno. Natura e benessere saranno così il comune denominatore che animerà le giornate del “Dolomiti Wellness Festival”, che tornerà anche quest’anno a Pinzolo, nell’ambito turistico di Madonna di Campiglio (TN), dal 5 al 7 luglio 2024.

Già da domenica 30 giugno partirà una settimana dedicata al benessere, in cui rigenerarsi in un contesto naturalmente terapeutico, tra le Dolomiti di Brenta, Patrimonio dell’Umanità Unesco e del Gruppo dell’Adamello, in una valle – la Val Rendena – ricca di acque e boschi, sperimentando un nuovo modo di vivere la vacanza, un turismo che valorizza la sinergia tra natura e benessere. Esperti di salute, movimento, respiro e wellbeing si alterneranno per guidare il partecipante verso uno stile di vita sano, focalizzandosi sul benessere psico-fisico. Il Festival è l’occasione per ricaricarsi di energia positiva, formarsi e informarsi, liberare la mente e anche fare nuove amicizie con persone dello stesso spirito. E rendersi protagonista del proprio cambiamento, scegliendo tra una vasta gamma di attività all’aperto: dal fitness allo yoga, dal trekking al relax, dalle esperienze in quota alle conferenze illuminanti e molto altro ancora.

Come emerge da uno studio condotto da ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo – in collaborazione con Human Company e l’Istituto Piepoli, la tendenza delle vacanze 2024 è proprio caratterizzata della ricerca di contatto con la natura. E il trend più gettonato è quello della vacanza all’aria aperta, in particolare per la fascia di età compresa tra i 35 e i 54 anni, grandi amanti della libertà. Sono vacanze di piena immersione nella natura: una vacanza ideale per chi ama il movimento, uno stile di vita attivo e sano, anche per chi vuole semplicemente rilassarsi e godere dei benefit salutari che la natura regala. Aumenta inoltre l’interesse per la montagna. La tipologia di turismo legato all’aria aperta è diventata una scelta forte e consapevole da parte degli italiani: l’outdoor è diventato il nuovo lusso, preferito da un italiano su cinque, che permette di vivere il proprio tempo “into the wild” in piena libertà.

Lunedì 1° luglio alle 21.15 in piazza Carera a Pinzolo al via l’inaugurazione e la presentazione della settimana del benessere e del “Dolomiti Wellness Festival”, promossi da Treventur – Trentino Eventi Turismo, in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, con il patrocinio di autorevoli associazioni medico-scientifiche, quali SIM – Società Italiana di Medicina – Unione Associazioni Sanitarie, A.I.Me.F – Associazione Italiana di Medicina Forestale, AIROP (Associazione Italiana per la Rieducazione Occluso Posturale), CSEN – Centro Sportivo Educativo Nazionale, riconosciuto dal CONI, e la media partnership con Radio Wellness.

Si terrà sabato 6 luglio dalle 9.30 alle 17 il consueto convegno medico-scientifico dedicato agli operatori della sanità, ma aperto a tutti, su salute e benessere dal titolo “La Piramide della Salute”. Interverranno medici e operatori della salute in collaborazione con AIMeF (Associazione Italiana di Medicina Forestale), SIM (Società Italiana di Medicina) e AIROP (Associazione Italiana per la Rieducazione Occluso Posturale). Darà l’opportunità di avere crediti formativi ECM ai medici e agli operatori della salute.

“Un format rivisto e più ricco. L’edizione 2024 – sottolinea Anna Ciech, CEO ed Event Manager di Treventur, l’agenzia che ha creato il progetto Dolomiti Natural Wellness per APT Campiglio e ideato il Dolomiti Wellness Festival – sottolinea l’importanza di praticare attività o anche solo rilassarsi nella natura, con la consapevolezza degli enormi benefici per il nostro corpo, la mente e lo spirito. La location è splendida, con la natura – vero collante dell’evento – nella sua massima espressione: dalla Pineta di Pinzolo lungo il fiume Sarca, fino alle Dolomiti. Tra le grandi novità di quest’anno la partecipazione di noti influencer del mondo del wellness, dello yoga, del fitness, del respiro e del food. E ancora: il Wellness Shop Village, con aziende e prodotti di salute, benessere e bellezza, poi la Community Area, uno spazio in pineta dove stringere nuove amicizie e poter condividere le tante attività esperienziali proposte, dal mattino fino alla Natural Movida della sera. Sarà a tutti gli effetti una grande evento di movimento, relax, food e socializzazione: un’occasione unica per trovare spunti e motivazioni verso uno stile di vita sano e una vita longeva e in salute. Un evento da non lasciarsi sfuggire”.

“La dimensione, quella del ‘benessere nella natura’ – commenta Tullio Serafini, Presidente dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio -, negli ultimi anni è entrata a far parte della strategia di prodotto di Azienda per il Turismo, con progetti dedicati e un’offerta turistica strutturata sul territorio. La settimana in arrivo a Pinzolo del Dolomiti Wellness Festival propone, in particolare, un nuovo modo di vivere la vacanza, puntando sul turismo che valorizza la sinergia tra natura e salute e che diffonde una cultura di montagna legata al benessere”.


Fonte: askanews.it

Solo il 7% consuma 5 porzioni al giorno di frutta e verdura

Quattro italiani su 10 sono in eccesso ponderale, uno su dieci obeso. E non decolla il consumo delle cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura raccomandate dalle linee guida per una corretta alimentazione. Se è vero infatti che pochi italiani adulti nella fascia 19-69 anni, il 3%, dichiarano di non inserirle nei propri pasti, meno di una 1 persona su 2, il 45%, ne consuma almeno 3 porzioni al giorno. Tra coloro che le mangiano, il 7% ne consuma la quantità di raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, cioè almeno 5 porzioni. Il 52% si ferma 1-2 al giorno, il 38% a 3-4. L’abitudine al consumo dei cosiddetti ‘five a day’ è più comune nelle donne, nelle persone con minori problemi economici e cresce con l’avanzare dell’età per arrestarsi negli over 65, dove la quota di persone che mangiano almeno 3 porzioni al giorno o aderiscono al five a day ha raggiunto nel 2023 il valore più basso dal 2016.

A fare il punto sono i dati della sorveglianza Passi e Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità pubblicati sul sito Epicentro e che fanno riferimento al biennio 2022-2023, che coinvolge almeno l’80% delle Asl con un campione pari a 275 persone per ciascuna. I dati riferiti dagli intervistati Passi nel biennio 2022-2023 relativi a peso e altezza portano a stimare che 4 adulti su 10 siano in eccesso ponderale, 3 in sovrappeso (con un indice di massa corporea compreso fra 25 e 29,9) e 1 obeso. L’essere in eccesso ponderale è una caratteristica più frequente col crescere dell’età, fra gli uomini rispetto alle donne, fra le persone con difficoltà economiche e fra le persone con un basso livello di istruzione.

Alcune Regioni del Sud (Molise, Campania, Basilicata, Puglia) continuano a detenere il primato per quota più alta di persone in eccesso ponderale (sfiorando la metà della popolazione residente). Le analisi temporali non mostrano significative variazioni temporali nell’eccesso ponderale a livello nazionale, ma questo è solo il risultato di andamenti diversi, con cambiamenti non eccessivi ma significativi, delle due componenti di soprappeso e obesità, nelle tre ripartizioni geografiche fra generi e classi di età. Il sovrappeso aumenta nel Sud mentre l’obesità aumenta nel Nord, si tratta di modifiche contenute ma statisticamente significative; l’aumento di sovrappeso e dell’obesità è sostenuto dalle classi di età più giovani (18-34enni) mentre fra i 50-69enni si riducono entrambe; fra le donne aumenta il sovrappeso ma non vi sono differenze di genere nell’obesità. Meno della metà degli intervistati in eccesso ponderale riferisce di aver ricevuto dal proprio medico il consiglio di perdere peso e l’attenzione è indirizzata soprattutto alle persone obese, molto meno a quelle in sovrappeso. Ma il parere del medico viene valutato molto: la quota di persone in eccesso ponderale che dichiara di seguire una dieta è significativamente maggiore fra coloro che hanno ricevuto il consiglio medico rispetto a quelli che non lo hanno ricevuto (46% vs 17%). Tra gli over 65 ad essere in eccesso ponderale è oltre la metà (56%), il 41% in sovrappeso e il 15% obeso (IMC =30). Con l’avanzare dell’età , specie negli over 75,vi è un calo ponderale fisiologico: oltre a ridursi la quota di persone in eccesso ponderale, aumenta progressivamente quella degli anziani che perdono peso in modo involontario (definiti come coloro che dichiarano di aver perso più di 4,5 kg o più del 5% del proprio peso negli ultimi 12 mesi). Il consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura resta un’abitudine che coinvolge poche persone, non superando mai il 9% neppure nei gruppi che ne fanno un maggior consumo. La quota di persone che adotta questa abitudine nel proprio regime alimentare, già relativamente bassa, mostra anche una diminuzione nel tempo soprattutto negli ultimi anni e ovunque nel Paese, in particolare nelle Regioni settentrionali. Solo nelle Regioni del Centro Italia si era intravisto un aumento significativo dal 2008 al 2016, che poi si è arrestato e ha iniziato la discesa come nelle altre parti del Paese. L’adesione al consumo delle porzioni di frutta e verdura raccomandate per una corretta alimentazione significativamente più bassa nelle Regioni nel Centro-Sud rispetto a quelle del Nord Italia, ad eccezione della Sardegna in cui il consumo di 5 porzioni al giorno è fra i più alti (11%).

Fonte: askanews.it

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